una critica al sistema - in un sistema critico.

Circa dieci anni fa, trovandomi in consiglio comunale a Plataci, dichiarai precisamente che delegare un ente di riscossione a incassare i vari tributi era pericoloso, in quanto si sarebbe sottoposta la popolazione a meccanismi deleteri, mentre questo compito spettava al Comune e alla sua amministrazione, che sono gli unici responsabili e che devono direttamente e necessariamente instaurare il contatto umano, con le persone, improntato alla giustizia sociale.
Circa dieci anni dopo, ipocritamente e vigliaccamente, ancora tantissimi comuni praticano questo metodo, mentre molti degli enti governativi, spregiudicatamente, si affidano a irrealtà come equitalia, che ormai assume i caratteri di una società a delinquere come testimonia il giudizio della stragrande maggioranza degli italiani.

Nonostante le chiare espressioni di svariati professionisti, tra cui, ultimamente è spiccata la dichiarazione di un ex legale di equitalia, avvenuta in un programma televisivo sulla rai, nella quale il professionista diceva apertamente e palesemente che in queste condizioni non poteva più riconoscersi nel suo ruolo di avvocato, perchè in netto contrasto con i principi costituzionali e con la giustizia, ancora i governanti non prendono la dovuta consapevolezza del disastro che stanno combinando con le loro demenziali scelte.

Ora, che questi enti di riscossione siano organizzazioni di usura ( o gioiose macchine da guerra rivolte contro i cittadini ), è palesemente appariscente per la pratica degli interessi esponenziali che applicano nelle operazioni, da cui si deduce, che chi li ha costruiti e organizzati è simile a un usuraio.
Ma che gli organi di governo di una nazione come l'Italia utilizzino un sistema delinquenziale per amministrare, dimostra una totale insensibilità e quindi un'assoluta incompatibilità con il ruolo di amministrazione, che, invece, dovrebbe essere, di equità, giustizia e salvaguardia della dignità e dei diritti delle persone.

A questo punto pongo la seguente domanda:

Perchè tutti gli uomini che ricoprono incarichi istituzionali, a partire dai massimi vertici istituzionali, dai ministri, dai tanti senatori, deputati e sindaci, non sono più in grado di separare ciò che è giusto da ciò che non è giusto e calpestano palesemente i diritti fondamentali, utilizzando sistemi così fortemente coercitivi ?

Allo stesso modo rivolgo la domanda ai sistemi di informazione, che dovrebbero essere improntati alla corretta interpretazione dei fatti e alla rivisitazione critica, soprattutto, quando si manifestano deformazioni tanto palesi nelle varie classi dirigenti, invece di sottostare a uno schema dominante di cialtroni incalliti ?

Mentre, devo ribadire ancora una volta, che è pura propaganda, oltre che spudorata ed ingannevole condotta agitare la bandiera del cambiamento, improntato solo ad un ipotetico rinnovamento generazionale, posto in completa antitesi con la realtà del presente, che ci dimostra, a varie riprese, che la questione non è l'età di una persona ( maschio o femmina che sia ), ma l'educazione, la moralità, la maturità e l'integrità.

Infatti, abbiamo visto cosa combinano le persone, anche quanto sono giovani, quando non hanno la necessaria maturità per vivere dignitosamente.
Altrettanto preoccupante si sta dimostrando l'atteggiamento irresponsabile di persone molto avanti nell'età, che sembrano non rendersi più conto della realtà, perchè completamente ovattati e anestetizzati nei vari ruoli istituzionali e non più a contatto con le persone normali, col mondo culturale, lavorativo, sanitario, assistenziale, economico e produttivo.

Estremamente puerile è l'atteggiamento minimizzante nei confronti dei comici, che nei principi e nei fatti stanno dimostrando molta più integrità e coerenza di gran parte della classe politica e dirigente.

Quindi, è mia opinione, che rimandare in continuazione la decisione di compiere ciò che è utile, necessario e sufficiente per il bene dell'intera comunità e cioè rimettere a posto le cose, rispettando le persone nelle loro qualità positive e benefiche e non in quelle illusionistiche, false e degradanti, rendendosi conto degli enormi errori e delle scelte sbagliate che si stanno generando e compiendo, che sicuramente produrranno i loro effetti, non farà altro che continuare a peggiorare la situazione.

Inoltre, e ormai palese che tutto ciò avviene alla luce del fatto che tutti i principali personaggi di quest'epoca, parlando, ripetono candidamente, che i nuovi eventi, sono estremamente diversi dagli accadimenti storici del passato e che di conseguenza, ammettendo la difficoltà di interpretazione e la loro ignoranza, non conoscono i rimedi da porre in atto.

Si dimostra così, anche:
                            
da un lato l'incapacità e l'impreparazione e dall'altro l'atteggiamento pericoloso del caprone che sbatte le corna contro il muro.

In tutto questo, ogni giorno che passa senza porre rimedio, la situazione peggiora e le azioni delle persone, sia da singole che in gruppo diventano semplicemente imprevedibili e quindi, sarebbe ora, più sensato e realistico pensare che i suicidi e le reazioni violente che si stanno verificando dipendano da uno stato di sofferenza e di ingiustizia, piuttosto che da un gesto di irrazionalità o di bieco terrorismo.

Ricordando, che le persone che si sono suicidate erano e sono persone come noi, con progetti, aspirazioni e necessità di vivere ed evolversi. Chiediamoci, cosa abbiamo fatto per queste persone e cosa stiamo facendo per noi.

Chiedo alle istituzioni, agli organi di informazione e alla gente comune: che cosa volete continuare a fare ?

In questi anni, nel presente sito internet che gestisco, ho messo poche indicazioni di natura professionale e che riguardano la mia attività lavorativa, mentre ho dato più spazio ad analisi che si estendevano ben oltre le mie competenze da lavoratore, questo, anche per dimostrare che la vita va ben più in la di una singola attività ed il cervello di una persona non può ridursi a quello di una gallina (con tutto il rispetto per il ruolo di una gallina, che ci da le uova e col suo contributo ci permette di vivere) come fanno molti professionisti che si gonfiano del loro titolo e si appiattiscono sulle posizioni di alcuni ordini professionali che si circoscrivono nel loro gruppo alla maniera degli animali.

Sono consapevole di essere un'autorità nella mia professione da geometra a tutto campo, realizzata in circa 30 anni di attività e sono altrettanto consapevole che non conto nulla o quasi nella società italiana, come avviene per la maggior parte delle persone serie, che vanno dal disoccupato all'operaio, dallo studente al professionista, dal più impreparato fino all' artista più eccelso.

Chi legge, potrebbe avere l'impressione che "chi si vanta da solo è un fagiolo", per questo motivo a scanso di equivoci devo dire che pensatela come volete, ma l'autorità di cui parlo (mettendo da parte quella che la natura da ad ogni essere vivente per diritto naturale), e quella riconosciuta con pubblico elogio più di 15 anni fa in una pubblica riunione del collegio provinciale dei geometri, dal presidente provinciale di Cosenza e dal presidente Nazionale, alla presenza delle massime cariche di categoria.
Quindi, come si fa tra persone libere e intelligenti, con una vera stretta di mano si prende la responsabilità di confrontarsi tra persone coscienti, lasciando ai singoli soggetti di esprimersi nel modo più estroso e costruttivo, con chiara consapevolezza della sana integrità degli intenti, come avviene nelle grandi democrazie, tenendo sempre presente la responsabilità assunta e che in ogni caso non si esonera dall'attenzione utile, necessaria e sufficiente sul comportamento di ognuno, nel pieno rispetto dei principi universali della convivenza, ricordando sempre che: Il compito della legge è servire la Giustizia e 
che il concetto di controllo serve per garantire la coerenza nell'applicazione delle regole e della giustizia e per constatare l'esattezza dei risultati, non per impedire le libertà personali di ognuno.

Tutto questo evidenzia che all'interno di molte categorie si è pienamente a conoscenza (come tra l'altro avviene anche all'interno di qualsiasi comunità) della presenza ed esistenza di notevoli risorse umane, ma oggi come ieri, spesso malamente utilizzate.
Ora, il fatto che puntualmente anche le persone diversamente ma seriamente costruttive, in Italia e in altri paesi, vengano puntualmente sottovalutate e considerate alla stregua dei nullafacenti o degli oratori da taverna, mette in piena evidenza un costume sociale ed istituzionale che a mio avviso non può essere considerato civile.
Il fatto che ogni singolo usciere di qualsiasi ufficio pubblico in Italia può determinare la riuscita o meno di un qualsiasi procedimento, alla faccia del diritto, del buon senso e della verità, sopratutto quanto è anteposto alle osservazioni di chiaro, provato e motivato senso, di un comune cittadino, evidenzia e crea la condizione contraria all'annunciato riprovevole secondo cui (Nessun uomo deve essere posto dalla legge in condizioni di inferiorità rispetto ad ogni altro uomo).
Penso che la nostra società deve interrogarsi seriamente su questi temi e prendere seriamente consapevolezza del problema.
E' chiaro che si sta evidenziando e verificando un chiaro distacco tra la realtà e un mondo occulto di manovre nocive che tende ad escludere le persone, isolandole nella loro intelligenza e comunicazione e in sostanza producendo disordine e degrado.

Penso anche, che l'informazione e i suoi organi è venuta meno nel suo ruolo e così pure nella sua capacità di sostenere l'autorità della garanzia per la tutela della dignità di ognuno, sopratutto è perchè non vede più tutti gli elementi, i soggetti e le caratteristiche della realtà circostante e se non riprende la sua funzione chiarificatrice, concorrerà a determinare altri danni.

Rimane il fatto che la mia vita come quella degli altri non è aria fritta, ma sostanza densa di valori e significati, quindi, mi permetto di osservare, che se dico sciocchezze, ogni uno è nell'età matura per riconoscerle, altrimenti penso sia conveniente confrontarsi, anche con un pensiero come il mio, per cercare di risolvere qualcosa, invece di continuare a rimanere imbambolati a ragliare.

Non è mia intenzione essere sgradevole o arrogante, ma, penso che qualcosa posso dirla, se non altro, perchè ancora abbiamo la libertà di esprimere le nostre opinioni, è non è più accettabile che persone senza scrupoli, senza moralità, senza maturità, e senza esperienza pretendano di imporre alla società in cui vivo, stupidaggini e ovvietà rovinose.

Non è mio compito gareggiare a chi scrive di più o meglio, perchè non sono in competizione con alcuno, ma dico che dal mio punto di vista si stanno operando tante operazioni inutili, incoerenti e apertamente in contrasto con il diritto, le buone regole ed il buon senso.

E' estremamente deleterio vincolare le presunte necessità di entrate economiche, con la tracciabilità del territorio e l'individuazione e la catalogazione di tutti gli immobili presenti, attraverso imposte praticate su terreni e fabbricati privi di rendite attive, perchè sono cose differenti, non rapportabili in questi termini e che stanno solo creando seri problemi alle persone, soprattutto in un contesto in cui il catasto è stato usato in passato e in presente in modo inadeguato, diventando molto spesso e purtroppo sede di errori di ogni genere, imputabili solo ed unicamente alle impostazioni burocratiche, legislative ed operative.

Assume connotati sempre più paradossali la necessità di riscuotere tasse, che ormai si estende anche sui ruderi dei fabbricati e a quelli ancora in corso di costruzione, costruendosi castelli normativi ed interpretativi sempre più escatologici ed ermetici (permettetemi di riderci sopra, anche e perchè cose del genere non le suggerirei neanche ai ragazzini), contravvenendo in modo assurdo al concetto di semplicità, di diritto e al buon senso.

Penso, che invece di rincorrere la povera gente, proprietaria di qualche immobile realizzato con onesto lavoro e sudore, generando ansie e paure con un atteggiamento falso, arrogante e ipocrita, tutti quelli che comandano e progettano le idiozie burocratiche di questi tempi, insieme a quelli che si arrovellano negli uffici dell'agenzia del territorio, sarebbe molto meglio se utilizzassero il loro tempo in modo utile e proficuo, per essere di qualche utilità alla società, per aggiustare gli archivi e le innumerevoli pratiche sgangherate del catasto italiano, pieno di errori e di orrori, generati nella maggior parte nelle inadempienze degli uffici e dagli atteggiamenti di tanti spregiudicati.

Non è una mia invenzione il fatto che ormai e da una vita che ogni volta che un tecnico presenta una pratica, questa viene, bloccata, bocciata rispedita al mittente così tante volte, che ormai abbiamo perso il conto, mentre le pratiche spariscono o si deformano, invece di effettuare, se è il caso, direttamente la correzione, concordandola ed assolvere al compito di dovere, che è solo quello di censire e ordinare il patrimonio immobiliare in un archivio serio, invece di tramutarlo in un luogo da azzeccacarbugli, di interessi, conflitti e abusi.

Se si vuole giocare allo sfasciacarrozze, o a fare gli ignoranti, ricordo che ci sono cause ed effetti. Personalmente non mi ritengo responsabile di alcun chè, anche e perchè, quelli come me non sono presi in alcuna considerazione e quindi non esistono per la maggior parte delle istituzioni.

Reputo un guazzabuglio di inconcludenze anche tutta la normativa sulle costruzioni, che a diverso titolo interferisce estremamente negativamente su tutte le materie scientifiche che riguardano l'argomento.

Prima di riderci sopra su questa affermazione, invito a riflettere attentamente, perchè gli ultimi accadimenti riguardanti i terremoti, le mappe di rischio e le metodiche costruttive, ci appalesano l'inadeguatezza del nostro modo di operare, che di fatto produce solo disastri ""annunciati".

Tutto questo mi porta ad una semplice conclusione: I fabbricati cadono per la normativa in vigore e mi permetto di aggiungere anche, perchè su innumerevoli volumi dedicati alla scienza delle costruzioni le formule di calcolo concrete e gli esempi chiarificatori sono inesistenti o racchiusi nel più fitto alone del mistero architettonico.

Ricordiamo anche che gli eurocodici, "per quello che valgono" non sono presenti nemmeno nel sito della comunità europea e personalmente, per reperirli ho dovuto girare in internet per giorni, trovandoli solo nei siti più disparati.

Se a tutto questo aggiungiamo l'aumento esponenziale degli enti preposti (che non servono a niente) al rilascio delle varie autorizzazioni necessarie per l'approvazione di un progetto, dei costi sostenuti e degli oneri come assicurazioni varie ecc. (che generano solo altre forme di inibizione, alterazione e speculazione varia), a quante iscrizioni bisogna fare per poter presentare una pratica, possiamo tranquillamente dire che stiamo progettando l'immobilismo e cioè niente.

Penso che qualcuno sta diventando scemo veramente, ma è ancora più scemo se pensa che siano scemi anche le persone come me.

Se siamo al punto che le regole elementari del costruire si sono perse per strada, mentre la progettazione burocratica prevede, ormai sempre più mezze figure professionali, in continuo conflitto di competenza, tale che gli ingegneri confliggono con i mezzi ingegneri, con quelli con differente titolo di specializzazione e con gli architetti, mentre i geometri non vengono neppure considerati abilitati a progettare una scala o una rulla, dico che non è mio compito insegnare la scienza delle costruzioni, perchè nessuno mi ha mai considerato in questo campo.

Però, devo dire che mi fanno pietà tutti quei professionisti con titolo più alto, che hanno paura di perdere il lavoro se un geometra progetta un modesto fabbricato in cemento armato o in acciaio, per esempio di due o tre piani, in una realtà in cui ormai esistono gratacieli di centinaia di piani e di complessi edifici.

Penso che l'esperienza non è aria fritta, come pure lo studio reale, che ognuno può compiere soprattutto oggi con le innumerevoli risorse della rete globale e che i percorsi di vita personale valgono in contenuti e sostanza a differenza dei titoli di carta, che rimangono solo tali, con tutto il rispetto per gli studi seri e veri, che non sono in alcun conflitto con la sperimentazione o l'oggettiva preparazione e capacità di ognuno.

Nel mio modesto percorso lavorativo e nelle svariate riunioni professionali e di categoria in diversi momenti ho suggerito, proposto ed ho rilevato chiaramente la necessità di standardizzare programmi di rilievo catastale, di progettazione architettonica e di calcolo strutturale con computi dei costi e procedimenti della sicurezza e quindi, di dare ai professionisti strumenti seri ed obiettivi per esprimere compiutamente e positivamente il loro operato nella società.

Mi chiedo perchè non vengono utilizzati tutti i professori universitari, i ricercatori, i professionisti di maturata esperienza e tutti quelli che sanno fare bene le cose, per costruire queste procedure di qualità o queste piattaforme di lavoro intelligenti, per darle gratuitamente ai soggetti interessati e permettergli di usare bene il loro tempo, invece di occultare tutto e di lasciare la questione nelle mani di un mercato caotico, spregiudicato, alle speculazioni economiche e al caso degli eventi ?

Elì 6 giugno 2012

Domenico Stamati